ORTIGIA MUSIC FESTIVAL - Dalla noia alla bella Ortigia
Nicolosi - Siracusa: 101 km
Per un bel pezzo, quella di oggi è stata la tappa più noiaosa del Grande Giro d'Italia; poi, all'arrivo, la situazione è decisamente migliorata.
La mattina, dopo la colazione, ci incontriamo con Sofia, amica di Francesco (incontrata a Marsiglia aupair-eggiando), per la ormai consueta granita, e c'è da dire che, insieme alla buona compagnia di Sofia ed Enrico, è stata pure la granita più buona mangiata fino ad adesso. Visto che si chiacchiera tanto e bene, alla fine si parte taredissimo, ma va bene così, oggi non dovrebbe essere difficile, c'è più discesa che altro...
Da Nicolosi a Catania, infatti, non si fa che scendere, fino al centro storico della città sotto l'Etna: peccato per le macchine e per il traffico, ma è quasi obbligatorio passare per di qua. Attraversiamo la grande via che taglia in due Catania e visitiamo velocemente il centro storico. Il top è il mercato del pesce, animato come deve essere un mercato del pesce siciliano, con la gente che decanta le qualità del suo pesce tra le viuzze invase dalle bancarelle.
Poi, da Catania, la noia. Km e km di strade dritte, con parecchie macchine, costeggiate da case fatiscenti, erba secca e cactus. Alla nostra sinistra si vede il mare, e pure l'Etna, ma sono distanti. Facciamo una piccola deviazione per la penisola di Augusta, per ivedere il villaggio di Brucoli, descrittoci da Enrico come un bel villaggio di pescatori. La strada per arrivarci costeggia una specie di canyon, non c'è niente tutto intorno, ed è abbastanza affascinante, mentre il villaggio risulta al di sotto delle aspettative, sembra che si animi solo la sera, di giorno c'è il vuoto e di carino c'è solo il fortino sul mare. Dicidiamo di evitare Augusta per avere più tempo per visitare Siracusa, anzi, Ortigia, il centro storico della città.
Ci incasiniamo un po' nell'area industriale, pedaliamo anche per qualche centinaia di metri in tangenziale, ma alla fine imbocchiamo la strada giusta. A pochi km da Siracusa vediamo un negozio Decathlon, e nonostante non lo amiamo molto, il nostro portafoglio non pesa tanto, quindi si concretizza il pensiero di Francesco dei giorni passati: si cambiano le scarpe. Le scarpe schifose di Sergio Tacchini (pagate pochi euri e si capisce il perchè), comprate cinque giorni prima di partire, sono durate un mese, la suola si è consumata tanto che per francesco era quasi come pedalare a piedi nudi... speriamo nelle nuove scarpe...
A Ortigia ci arriviamo attraversando la poco interessante Siracusa, anzi, di interessante c'è la tomba di Archimede, bella grande, e i resti del teatro romano, che per visitarli chiedono una follia... Ortigia invece appare ben più carina: noi ci incontriamo nel centro storico con Alma, la ragazza che ci ospiterà. La troviamo mentre dipinge una tela nel negozio di famiglia, e capiamo subito che entreremo in sintonia con lei (e con tutta la famiglia). Poco dopo arrivano anche Eloise, ragazza rancese che lavora nel museo di Siracusa con il padre di Alma, e altri due amici francesi. Parcheggiamo la bici da Alma e approfittiamo di Eloise che ci fa da ottima guida per la città: lei è brava e simpatica e ci fa apprezzare ancora di più le bellezze di Ortigia, il porto con il tramonto, la cattedrale con le colonne greche, la fonte aretusa e la sua leggenda, le viuzze nascoste...
La sera ce ne andiamo tutti assieme, belli stipati in macchina, alla casa di campagna di Alma, dove conosciamo i genitori, Dino ed Helene, e degli amici, italiani e francesi, quindi in totale siamo un bel gruppone! La serata si inaugura stupendamente con delle deliziose pietanze, epico il pollo al curry, e tra le chiacchiere e le storie dei nostri viaggi, si finisce imbracciando gli strumenti e suonando fino a tardi: Alma suona il sax, la chitarra e qualche flauto, Dino un sacco di fiati, Eloise canta molto bene, e si va da De Andrè alle canzoni medievali, con un tocco di America Latina con gli Inti Illimani. Serata perfetta!
Meno male che a Siracusa abbiamo incontrato Alma e la sua famiglia, la tappa non sarebbe stata la stessa senza di loro!
Ciao ciao scarpe de m...!
La tomba di Archimede a Siracusa
I resti dell'antica Ortigia
La cattedrale
Tramonti ortigiani