mercoledì 25 giugno 2014

Tappa 04 - Tolmezzo - Pordenone

GOCCIA DOPO GOCCIA - Dalla Carnia alla pianura sotto l'acqua

Tolmezzo - Pordenone: 90 km

Andare a letto con la pioggia, e addormentarsi sperando che il giorno dopo faccia bello. La sveglia suona, apri un occhio e vedi grigio, ne apri due, e rimane grigio. Ti avvicini alla finestra, sposti la tenda e vedi ciò che non volevi vedere dalla sera prima: piove ancora...
E vabbè, prima o poi doveva piovere, ci è andata di lusso per due giorni, anche questo fa parte del gioco e una bella tappa di pioggia risulta sempre più epica! Fortunatamente i km da affrontare non sono molti, e anzi, sono meno dei 104 previsti. Roberto infatti ci consiglia di passare per delle strade meno trafficate e con dei paesaggi più carini, che ci portano ad eliminare Udine dal nostro tragitto. Sarà per la prossima...
I primi km si pedala forte per scaldarci, siamo al 25 di giugno ma sembra di essere a fine ottobre, l'aria di montagna raffredda la pioggia e le nuvole rattistano l'animo. La stradina si insinua tra le montagne per sbucare al Lago di Cavazzo, che d'estate dev'essere meta di molti friulani... Ci becchiamo la prima "grande" galleria del viaggio, 500 mt che tagliano la montagna del lago, fortunatamente ben illuminata, ma è comunque una strana sensazione viaggiare in un tunnel abbastanza scuro in bicicletta. Si viaggia nelle strade del mitico Bottecchia, ciclista della zona che ha fatto la storia nel Giro e nel Tour de France: siamo dei degni eredi??
Dopo il lago cominciano una quindicina di km di vero spettacolo. Il primo capolavoro di Madre Natura è il selvaggio fiume Tagliamento, che noi seguiamo sulla riva sinistra, tanto grande da sembrare un lago, ma anche molto pietroso: le montagne sullo sfondo sono una favola. La seconda opera maestra di Madre Natura è il laghetto di Cornino, con un'acqua color turchese da film, sul quale svolazzano falchetti ed altri rapaci in cerca di preda. Il Pollo Paul li richiama, ma rimane ben vicino a Francesco.
La pioggia cala d'intensità, e dal lago di Cisternino proseguiamo in direzione di San Daniele del Friuli, arroccato in cima ad una collina e famoso per i suoi prosciutti crudi pregiati. Il paesetto è carino ma non troppo, invece la prelibatezza suina è di nostro estremo gradimento! Prima ci facciamo fare un panino nel bar Friuli, dove il cliente più giovane aveva 60 anni e i goti andavano giù che era un piacere, poi, chiedendo informazioni al postino Enore, finiamo con lui, entusiasmato dalla nostra impresa, in un altro locale, dove beviamo un Tocai e dell'altro ottimo prosciutto, tagliato finemente e che si scioglieva in bocca. Bello incontrare gente così ospitale nel cammino!
Da San Daniele spingiamo a tutta fino a Spilimbergo, conosciuto come il paese dei mosaici, attraversando nuovamente il Tagliamento su un lunghissimo ponte. Spilimbergo piace di più di San Daniele (ma non c'è il prosciutto), ci sono molte strade porticate, case affrescate, una chiesa molto carina e una specie di castello con altre case affrescate. Per essere il paese dei mosaici, non ne abbiamo visti molti, invece nel seguente Tauriano ne troviamo molti di più, anche di molto belli.
La giornata si fa più bella, la pioggia finisce e appaiono i primi raggi di sole, siamo in mezzo alla campagna, tra mele e uva, piccoli paesetti e poche macchine, un sacco di militari in esercitazione (Aviano è vicina) e tante manifestazioni d'affetto verso gli alpini (un mese fa c'è stata l'adunata degli alpini). Pian pianino arriviamo a Pordenone, dove ci troveremo con Muriel, un'amica di Francesco che non vedeva da troppo tempo. Il centro della città è carino, la chiesa principale si raggiunge da una bella via tutta porticata (si vede che siamo sempre più vicini al Veneto...), con Muriel visitiamo un po' prima di andare a farci la sacra doccia che tutti i mali porta via!
Ne approfittiamo per comprare un caschetto, che Tommy ancora non aveva (eretico!) e delle calze, aperitivo con Argentina – Nigeria (vinta dall'Argentina 3 a 2, con un gioco velocissimo e decisamente meno soporifero di quello dell'Italia), e infine finiamo la serata nella sagra del fritto di Cordenons, tra una banda di musica popolare, goti, allegria e finalmente tanta, tanta, appetitosa, santissima polenta, nostro desiderio già dal passo Mauria! Mentre intanto fuori diluvia, come sempre in questi giorni. Con Muriel e Giorgio sono risate e buon umore, che ci accompagnano fino a notte: prima di andare a letto, una speranza... speriamo che domani non piova!


Il Tagliamento, grande come un lago


Il pollo Paul rimane a becco aperto nel lago di Cornino


Due leoni! A Spinimbergo


Mosaici tauraniensi


Pordenone

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