domenica 29 giugno 2014

Tappa 05 - Pordenone - Chioggia

ROMEA, PERCHE' SEI TU ROMEA! - Dalla pianura al mare

Pordenone - Chioggia: 134 km

Pordenone la lasciamo con un gran sorriso stampato in faccia: per il gran sole che illuminava tutta la regione (e dopo la pioggia del giorno prima, è una benedizione), e per la compagnia di Muriel, che ci prepara una colazione reale che ci da un sacco di energie.
La strada è facile, dritta, piana, un po' troppe macchine, ma per i primi kilometri si viaggia a ritmi da Giro (quell'altro), fino ad arrivare in Veneto. L'amato Veneto, si ritorna in patria! Sventolano bandiere del Leone di San Marco ovunque e si scherza sui magnaschei e l'indipendentismo della regione... Il primo pit stop lo facciamo a Portobuffolè, una sorpresa, visto che non sapevamo niente di questo paesetto, che invece merita:  piccolino, possiede un bel centro medievale, attorniato da mura, con case in tipico stile Repubblica di Venezia.
Si prosegue sempre senza pause, anche perchè le strade grandi e le macchine che ti passano accanto fanno aumentare il ritmo del viaggio, fino a Roncade, dove ci fermiamo per il brunch. Eh si, anche se si mangiano due etti di pasta a colazione, dopo due ore e mezza la fame ritorna, puntuale come una fame svizzera. Approfittiamo della pausa pane e marmellata per visitare il castello, giusto quando viene assalito da orde barbariche di turisti stranieri. Non abbiamo neanche il tempo di ripartire che dei simpatici roncadesi dalla parlata veneta stretta ci offrono un  caffè al bar, interessati (o impietositi?) per il Grande Giro d'Italia.
La strada prosegue tra ettari ed ettari di campi, fino ad arrivare al mostro chiamato Mestre. La città è grande, e nonostante le ciclabili, non è per niente facile uscirne, tra palazzoni inguardabili, traffico, strade brutte e grandi. Il sud di Mestre è una specie di Bronx, industrie da tutte le parti, prostitute ai lati, polvere, e l'inizio della strada più brutta del Veneto, la Romea che collega Mestre a Chioggia, una specie di tangenziale con camion che sfrecciano vicino alle nostre biciclette.
La Romea la seguiamo per qualche km, teniamo i 35 per sfuggire dalla grande strada, finchè arriviamo finalmente  ad un ponte che attraversa il canale che costeggia la Romea. Fortunatamente dall'altro lato c'è una specie di ciclabile, e da li cominciamo a prendercela con calma, estrema calma, godendoci le stradine che poi deviano verso paesini perduti nella campagna, dalla tranquilla atmosfera bucolica. In uno di questi, Codevigo, arriviamo decisamente affamati, facciamo per entrare in un panificio e il proprietario Otello ci prende in simpatia da subito: lui, appassionato di mountain bike, finisce per offrirci dei panini con la soppressa e del the fresco, e soprattutto tanta simpatia e buone parole, e alcuni consigli per evitare la brutta Romea.
Per arrivare a Chioggia seguiamo delle stradine quasi a senso unico che costeggiano i canali, dalle quali possiamo apprezzare la campagna circostante, che cambia colore man mano che il sole scende, fino ad assumere toni sempre più caldi.
A Chioggia ci arriviamo abbastanza tardi, verso le 8, ma ci godiamo la città, anche lei una bella sorpresa, una sorta di piccola Venezia, con i ponti, i canali, l'odore di pesce, il bizzarro accento chioggiano (Cioooooosa), mancano solo le gondole e le migliaia di turisti... Dopo una cena stile Lidl sull'ultimo ponte di fronte al mare, ce ne andiamo a cercare un posto dove dormire. Ne troviamo uno dietro ad una chiesa della periferia di Chioggia, un campetto dove il sacerdote locale ci da il permesso di mettere la tenda. Tra l'altro il giorno dopo ci sarà la sagra locale, e sarà forse per questo che il sacerdote non si interessa molto a noi, però ci pare un po' scontrosetto.... mah... Invece, i due ragazzi che lavorano per la sagra sono molto più gentili e ci offrono pure un delizioso gelatino. Comunque, l'area di Chioggia è abitata da migliaia di migliaia di zanzare, e noi ci rifugiamo in tenda, con la speranza di non svegliarci con centinaia di bubboni da puntura...


Castello di Roncade


Panorama dalla Romea


Le stradine vicino ai canali


Il pollo Paul sembra dire a Chioggia "El canaaal se m'ha sugà el canal!"


L'altra Venezia...

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