domenica 10 agosto 2014

Tappa 38 - Sassari - Capo Testa

VERSO IL PARADISO - Seguendo la costa nord fino alla Valle della Luna

Sassari - Capo Testa: 110 km

Ritornano il sole e il caldo in Sardegna, e meno male, oggi devo fare la costa, anche se a Sassari, da Giuseppina, ci sarei rimasto ancora un po'! Intanto, la sorprendo con una bella mangiata di ravioli a colazione, eh beh, ci vogliono!
Appena fuori da Sassari mi accorgo che il copertone della ruota posteriore è ormai agli sgoccioli, mi sa che non arriverà a fare più di 200 km, speriamo tenga botta almeno per la tappa di oggi. A parte i primi km nell'entroterra, la strada segue praticamente sempre (o la tiene a vista) la costa, e che costa! Il cielo e il mare si fondono in un blu perfetto, ci sono un po' di saliscendi, ma l'ottima vista aiuta a pedalare. Il primo paese degno di nota che raggiungo è Castelsardo, un borgo con castello arroccato su uno sperone roccioso sul mare e con tante case colorate, invaso da turisti.
Da Castelsardo in poi il traffico diminuisce sensibilmente, poche macchine proseguono per la litoranea panoramica, preferendo la strada veloce ed interna: poveretti, non sanno quello che si perdono. Si perdono, tra l'altro, anche tanta salita, la strada è una falsa litoranea e segue il monte, salendo bene in alto, ma almeno da lassù si ha un bel panorama. Ogni tanto si va decisamente all'interno, ed il mare scompare, lasciando spazio a campi lasciati alle pecore, montagne dalle forme strane e piccoli villaggi.
L'ultima parte delle litoranea è spettacolare, il mare è ancora più bello e la costa si alterna tra rocciosa e sabbiosa. Arrivato a Santa Teresa Gallura compro subito un nuovo copertone, ormai si vede la maglia sotto la plastica, alla minima pietra mi sa che sarebbe scoppiata. Poi, faccio affidamento alle sagge parole di un'amica, Marta, e pedalo altri 5 km per raggiungere la spettacolare penisola di Capo Testa, per andare poi alla Valle della Luna, da lei definita come il posto più bello mai visto in vita. La penisola di Capo Testa è già di suo molto bella, attaccata alla Sardegna solo da una piccola lingua di terra affiancata da spiagge da sogno, ma la Valle della Luna è anche meglio, uno spettacolo che lascia senza parole, soprattutto al tramonto.
E' irraggiungibile in macchina, ma neppure in bicicletta, c'è da fare una camminata di una quindicina di minuti, tra gigantesche rocce bianche modellate dal vento e dall'acqua, per infine arrivare al mare. Sembra di stare su un altro pianeta, qui regna la pace e il luogo non a caso è stato scelto da parecchi hippy come "rifugio": non molti abitano li, ma sono molti quelli che vi passano varie settimane. Lascio la bicicletta in cima alla penisola, non so dove dormire stanotte, ma fortunatamente conosco dei bolzanini che hanno occupato per qualche giorno una grotta della Valle, e mi invitano a passare la serata da loro. Ritorno in cima, parcheggio la bici in una casa di villeggiatura, e poi torno dai bolzanini, che ci sono posizionati sotto enormi sassi che in effetti fanno assomigliare lo spazio creato ad una grotta, al riparo dal forte vento della sera. A fare serata assieme a noi anche una ragazze irlandese, ci voleva un tocco di internazionalità! Ce ne stiamo tra i sassi a ridere, chiacchierare e sorseggiare vino per ore, prima di lasciare i ragazzi e buttarmi sopra un materasso rimediato di fortuna, sotto un enorme sasso a 70 cm da terra, stanotte si dormirà benissimo!


Castelsardo, il pollo Paul prende il sole...


Che mare...


Valle della Luna


Un pollo hippie nella Valle della Luna


Ed addormentarsi con il rumore delle onde...

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