sabato 23 agosto 2014

Tappa 55 - La tappa Jolly!

IL DEBITO DA PAGARE - Il recupero dei km autostoppati ad Aulla

Tour della provincia di Verona: 70 km

I debiti vanno sempre ripagati, soprattutto quelli con il Dio della Bicicletta. In questo viaggio, per raggiungere Aulla, io ho "rubato" 35-40 km alla bicicletta, percorrendoli in macchina. Vabbè, i problemi meccanici della bicicletta non mi permettevano di andare avanti con la fidata due ruote, ma comunque questi km bisognava recuperarli. E quindi, dopo 5 giorni dal mio rientro a Verona, mi sono deciso di ripagare il debito! Con una settiantina di km per le colline e montagne della provincia, in una giornata nuvolosa (che strano...) e fresca.
Non che fossi rimasto fermo in questi giorni, difficile mettere da parte la bicicletta tutto d'un colpo e riposarsi completamente, ma questo è stato designato come giro di recupero. Pedalo in compagnia del Vese, compagno in migliaia di km nel veronese, in direzione delle belle colline che circondano la città, attraversando la Valpantena e la Valpolicella, che fanno del vino la propria fonte di guadagno principale (e di contentezza, di conseguenza!), e la bassa Lessinia, le montagne centrali di Verona. Le bellezze della mia provincia le apprezzo ancora di più ora che sono tornato, passando per le strette stradine che affiancano il castello di Montorio e che portano verso la Valpantena, che brilla di un forte verde vigneto, costellata di ville regali, come Villa Balladoro, Villa Vendri e Villa Arvedi, e tesori nascosti, come il pantheon di Santa Maria in Stelle. Da Grezzana scegliamo di salire per la diabolica salita di Montecchio, che per il primo km regala pendenze al 14%, portandoci su una collina boscosa ed isolata, dalla quale si può avere una bella vista sulla valle sottostante, prima di entrare nella fitta foresta, attraversabile solo grazie ad una sottile striscia di asfalto mezzo rotto. E' una zona poco conosciuta, zona di funghi e piccoli canyon fino al piccolo abitato di Montecchio, e poi su, ancora più in su per strade ancor meno conosciute.
Si costeggia il monte Comun, da qua si vede la famosa Valpolicella, ma anche il sud del Lago di Garda e le colline moreniche intorno a Custoza; se fosse una giornata limpida si riuscirebbero a scorgere anche prime cime degli Appennini, ma oggi purtroppo non è così. Sono zone dedite all'agricolutura, vigneti e ciliegi sono ovunque, fino alla spianata di Fiamente, da dove si comincia a scendere per la Croce dello Schioppo, da dove si notano le cave di marmo, nelle quali viene estratta la famosa pietra rosa veronese, fino all'imponente Ponte di Veja, grandiosa opera della natura, un enorme ponte di pietra, conseguenza del crollo di un'antica grotta che accolse pure l'uomo preistorico. Si passa vicino alla giassara de Crestena, antica costruzione importantissima per la produzione del ghiaccio nei Lessini, una delle attività principali delle nostre montagne, poi si scollina nuovamente, in direzione della Valpolicella.
Imperdibile la sosta a Prun, qui l'attrazione più magica è senza dubbio formata dalle cave di marmo abbandonate, una sorta di cattedrale scavata nella roccia, come le miniere di Moria del Signore degli Anelli. E poi giù, di nuovo tra i vigneti! Questa piccola uscita mattutina non poteva risultare liscia come l'olio, buco. Meno male che il Vese ha una camera d'aria, io le ho lasciate furbamente a casa... Poi si ritorna in pianura, anche in Valpolicella le ville sono assai belle, poi si arriva a Verona, costeggiando l'Adige, preferendo la meno considerata Veronetta al centro storico vero e proprio: chi va a Verona e snobba Veronetta si perde un bel pezzo di città...
E così, anche il debito con il Dio della Bicicletta è stato ripagato. Ora posso dirlo: il Grande Giro d'Italia è finito!


Villa Arvedi, in Valpantena


 Laggiù, la Valpolicella e la pianura Padana, ci sarebbe anche il lago di Garda, ma non si vede!


 Classici abbeveratoi in pietra dei Lessini


 Il Ponte di Veja


 Le affascinanti cave di Prun


Eh beh, Verona! Il Ponte Pietra, l'Adige e il Duomo

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