giovedì 21 agosto 2014

Tappa 54 - San Lorenzo in Banale - Verona

L'ARRIVO - L'ultimo passo, il lago di Garda e l'arrivo a Verona

San Lorenzo in Banale - Verona: 127 km (in teoria)

L'ultimo giorno di viaggio. E' arrivato, finalmente. Ma anche purtroppo... L'ultimo giorno sta sempre li, nel limbo, tornare è bello, si ritrova la famiglia, gli amici, gente e luoghi conosciuti, per gente abituata a viaggiare, come me, il ritorno porta sempre tanta felicità, ma l'ultimo giorno è anche velato di malinconia, la strada ti da sensazioni uniche, l'ignoto, il non conosciuto, la meraviglia di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo e di incontrare persone più o meno incredibili, questo te lo da solo il viaggio, l'ultimo giorno si dovrebbe prolungare a lungo, molto a lungo...
Ma, bisogna pur sempre ritornare, quindi non perdiamoci in tante teghe mentali e rimettiamoci in carreggiata, oggi si devono pedalare altri 130 km per raggiungere Verona! Mi sveglio presto, alle dieci e mezza mi devo incontrare con il Vese (Francesco) e il Passi (Andrea) a Torbole, amici di quartiere che mi accompagneranno per gli ultimi km del viaggio. Faccio colazione con Don Gianfranco, le ultime interessanti chiacchere con lui, con una bellissima vista sul paese e le montagne circostanti, e via, partenza! Il sole splende, è fresco e limpido, la giornata è perfetta, sono sicuro che il lago di Garda oggi si vedrà benissimo, ma anche le montagne che circondano San Lorenzo in Banale sono meravigliose. La strada scende e sale, fino ad entrare in un banco di nebbia provocato dal fiume Sarca, che abbassa sensibilmente la temperatura: fa freddino, ma è anche presto, e in una mezzoretta bisogna già togliere la giacchetta. Prima di scendere verso il lago di Garda affronto l'ultimo passo del Grande Giro d'Italia: è il passo del Ballino, 765 mt sul livello del mare, quasi una passeggiata insomma, ma per me è importante, da qua in poi la strada non salirà più (a parte qualche collinetta...).
E' domenica, e si vede, le strade sono piene di ciclisti, mi piacerebbe dire a tutti che questo è il mio ultimo giorno di pedalate dopo più di cinquanta giorni, ma me li godo in solitudine, in compagnia solo delle montagne, dei boschi, del rumore della bicicletta e del mio fiato che si fa affannoso in salita. E plup, il passo del Ballino viene superato con agilità, poi sarà discesa fino a Riva del Garda, prima località del Lago di Garda, ancora in provincia di Trento. Prima della località lacustre, mi fermo per l'obbligatoria sosta ad osservare dall'alto quel gioiellino di lago che è il laghetto di Tenno, uno specchio d'acqua azzurrissima che mi fa sognare ogni volta che lo vedo. La seconda sosta è a Canale di Tenno, borgo medievale con vista sul lago di Garda, anch'esso molto affascinante.
Raggiungo velocemente Riva, ovviamente straripante di turisti: oltre ai normali turisti tedeschi, olandesi, svizzeri, austriaci, francesi ecc... si aggiungono i turisti della domenica, provenienti dalle province vicine. Mi sposto di qualche km più a ovest, verso Torbole, osservo le vele che costellano le acque del lago e che si muovono elegantemente al ritmo del vento (volevano organizzare la coppa America proprio qua!), e infine mi trovo con il Vese ed il Passi, che mi accolgono con una bella spruzzata di spumante. Eh si! Sarà pure quello più economico, ma mi hanno proprio accolto come vincitore, sia per la vittoria "sportiva", sia per altri meriti ben più spirituali... E' bello rivedere i propri amici sul cammino e condividere con loro almeno qualche km di fatica e felicità, era da quando Tommy mi aveva lasciato che non pedalavo con qualche faccia conosciuta!
Il lago noi lo conosciamo a memoria, ma oggi è proprio bello, la giornata perfetta per goderselo: la pioggia del giorno primo a rinfrescato l'aria, non c'è afa e nemmeno nuvole, le montagne del lato bresciano e il grande monte Baldo della sponda veronese si notano benissimo, e l'acqua appare addirittura cristallina in certi punti. La parte nord del lago è la più bella, il monte Baldo è un'enorme parete alla nostra sinistra, con i paesini che cercano di ritagliarsi un piccolo spazio nelle piccole baie. Passiamo Malcesine, dominata dal bel castello medievale, poi ci fermiamo a Cassone per mangiare, sulle sponde del lago, proprio dove sfocia il fiume Aril, considerato, con i suoi 175, il fiume più corto al mondo. Accanto a noi, com'è normale in queste zone, due belle tedesche a prendere il sole, noi facciamo gli scemi come al solito: finalmente mi risento a casa, certe cose si fanno e si dicono solo tra amici...
Proseguiamo verso sud, passiamo Torri del Benaco, il castello e le sue limonaie, la meravigliosa punta San Vigilio, gli ulivi intorno a Garda, la vinacciosa Bardolino fino alla passerella nella medievale Lazise, dove lasciamo il lago in direzione delle colline, per evitare il traffico della statale. Passiamo Colà, piccolo borgo reso famoso dalle terme, poi pedaliamo per km tra i meravigliosi, è zona di Bardolino, ma le zone di produzione del Custoza, del Lugana e del Valpolicella non sono distanti, poi Sandrà e quindi pausa gelato a Palazzolo: qua è proprio buono e biologico. Il Passi fatica un po', in questa estate del cavolo non è riuscito ad allenarsi tanto, ma è tenace e proseguiamo insieme senza troppi problemi.
E, finalmente, dopo Bussolengo, ecco il grande Corso Milano, porta d'ingresso a Verona dall'ovest, la meravigliosa chiesa di San Zeno, uno dei migliori esempi di romanico in Italia, Castelvecchio, via Roma ed infine piazza Bra, con l'Arena, il municipio, il Liston e il palazzo della Granguardia. E' il centro di Verona, la mia bella Verona, che dopo tanto girovagare considero ancora come una delle più belle città del mondo, e senza essere tanto campanilista... Da qua a casa sono ancora 4 km, si ripassa l'Adige, Veronetta, porta Vescovo (del grandioso architetto Michele Sammicheli di San Michele, vero Tommy??), poi corso Venezia e infine il cartello che indica San Michele, il mio quartiere.
E' fatta. Il Grande Giro d'Italia ha compiuto un giro circolare di oltre 6500 km, una Verona - Verona prendendo il giro largo insomma! Tutto è, ovviamente, normale, come sempre a San Michele, non sono 2 mesi a cambiara. E neanch'io sono cambiato, ma i miei occhi si è riempito di visioni fantastiche e il mio cuore è colmo di gioia per le persone meravigliose incontrate. Saluto il Passi e il Vese, che se ne tornano a casa, e pure io torno a casa. Non ci sono neanche i miei, solo mio fratello, come se fossi tornato da un normale piccolo giro tra le colline dietro casa ahahah! Ma è meglio così, mi faccio una doccia e mi rilasso. Aperitivo con Elettra e serata alla locale sagra di Castiglione, ad incontrare altri amici, come Gessica e Cristiano, che hanno sempre seguito il mio viaggio attraverso questo blog...
E bon, che dire di più... Non più km da pedalare, basta fatica e sudore, adesso arriva il meritato riposo! Forse... ... ... ... ...
... ... ... ... c'è ancora un piccolo debito da ripagare con il Dio della Bicicletta... ... ...


San Lorenzo in Banale dalla casa del Don


Nubi basse mattutine


Il meraviglioso laghetto di Tenno


Le piccole vie medievali di Canale di Tenno


Il pollo Paul conosce queste zone! E' il lago di Garda, con Malcesine sullo sfondo!


Punta San Vigilio... senza dubbio, questo è il lago più bello d'Italia!


I compagni di viaggio, il Vese e il Passi!


Non per fare pubblicità, ma qua mi sento proprio in Veneto! Polenta alla spina???????


L'arrivo!!! "Non c'è mondo al di fuori delle mura di Verona" diceva Guglielmo Scuoti la Lancia!

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