martedì 12 agosto 2014

Tappa 45 - Rapallo - Albenga

LA COSTA LIGURE, PART II - Seguendo il mare fino ad arrivare in terra amica

Rapallo - Albenga: 135 km

Oggi voglio arrivare presto a fine tappa, ad Albenga mi ospiterà Emanuela e ho voglia di rivederla!
Per questo, si pedala rapidi, e pare pure che la gamba ci sia. La strada comincia subito in salita, fino a Camogli praticamente si prende quota, ma è primo mattino, quindi fa pure fresco e non ci sono problemi. Come ieri, anche qua la bellezza della costa è deturpata dalla presenza di troppi villaggi costruiti a ridosso del mare, da Recco a Genova è piu' o meno tutta cosi'. Incontro anche un paio di viaggiatori bulgari, che tornano al loro paese in bici, da Barcelona: la ragazza sta già spingendo la bici in questa piccola salita, chissà quando troverà gli Appennini!
Genova già la conosco, mi piace parecchio, ma arrivarci in bici toglie parecchio fascino, la periferia ti risucchia e le strade sono troppo trafficate, si rischia la pelle a pedalare in questi stradoni! Comunque, un giro nel centro storico me lo concedo, passare tra le viuzze cantate da De Andrè è sempre un'emozione, a Genova si vivono forti contrasti, tra le prostitute vicino a Via del Campo e i palazzi sontuosi di Via Garibaldi.
Anche uscire da Genova non è proprio facile, lo faccio passando vicino alla mitica Lanterna, il faro della città, ormai lasciato quasi in disparte nell'area portuale. Seguendo per Savona passo da Voltri, dove è ancorata la celebre Concordia, poi i villaggi si diradano un po', almeno tra gli uni e gli altri c'è un po' di niente, non come prima. La tappa prosegue veloce, anche se c'è del fastidioso vento contro non incontro difficoltà montuoso, fino ad arrivare a Savona, dove mangio ai piedi delle torri e della rocca della città.
Il tratto di costa si fa decisamente piu' interessante, l'acqua riprende a essere piu' splendente, e la strada piu' panoramica, e si attraversano paesini carini, come Noli, vecchia repubblica marinara dal centro storico interessante. Metto la marcia pesante e pedalo veloce, Emanuela deve andare a lavorare e cerco di arrivare ad Albenga prima delle cinque. Emanuela l'ho conosciuta un paio di anni fa nel treno che mi portava in Italia dopo un anno e mezzo in Sudamerica, poi ci eravamo ritrovati a Verona e nuovamente ad Albenga, quando me ne stavo andando in Francia, che storie! Al lavoro ci vado con lei, nella panicoteca di Carlo Levi, giusto il tempo per evitare la pioggia, la solita pioggia che pare seguirmi in ogni regione che attraverso, ma è possibile che in questa estate debba piovere cosi' tanto??
Dopo il lavoro ci ritroviamo con Maurizio, il suo ragazzo, e andiamo a mangiare la farinata dal mitico Puppo, che la pancia te la riempie per bene con le sue delizie liguri. La città è un po' vuota, ma l'apprezzo molto di piu' cosi' che invasa da turisti. La citta' delle cento torri e' decisamente affascinante, con stretti vicoli medievali, innumerevoli torri, e le mura che la circondano. Gelatino, passeggiata in costa, chiacchiere infinite con Maurizio sul Sudamerica, ed e' gia' l'ora di andare a letto... E che letto sia+



Anche un pollo era alla guida della Concordia...


Rocca di Savona


La bella costa dopo Finale Ligure


Portici della Repubblica Marinara di Noli


Le torri di Albenga

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